LENTO liscio come l'Oglio
Ecco il percorso, disegnato in 8 tappe ad anello, da Torre d'Oglio ad Acquanegra sul Chiese
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Torre d’Oglio > Corte Sant’Alberto
Un viaggio alla scoperta del territorio del basso Oglio, che in questa prima tappa prende il via dal ponte di barche di Torre d’Oglio, simbolo suggestivo come pochi del profondo rapporto tra l’uomo e il fiume. Sterrate e strade secondarie guidano alle frazioni di Cesole (con la villa gonzaghesca Negri) e a Canicossa, per poi ricondurre all’argine sinistro dell’Oglio. Il paesaggio fluviale ci accompagna con i suoi scorci mutevoli fino a Corte Sant’Alberto, ammantata dai silenzi delle terre di golena.
Da Gazzuolo – passando per Nocegrossa – si seguono strade secondarie, per lo più sterrate, immerse nei silenzi dell’ariosa campagna, che inducono il viandante a farsi tutt’uno con l’andare, una volta di più senza fretta, all’insegna della lentezza. La meta è il paese di Commessaggio, con l’imponente edificio del Torrazzo e il rinnovato incanto del locale ponte di barche sul canale Navarolo.
Da Commessaggio si costeggia il corso del canale Navarolo, fittamente bordato di vegetazione palustre, passando di fronte alla cascina “La Silenziosa” dell’artista Italo Lanfredini. Si rimonta quindi sull’argine destro dell’Oglio, che conduce a Boccabassa e al maestoso impianto idrovoro di San Matteo delle Chiaviche. La meta finale è ormai vicina: una comoda ciclabile transita accanto alla caratteristica edicola votiva della Madonna dei Correggioli e prosegue fino al ponte di barche di Torre d’Oglio, dove il cammino aveva preso il via.
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LENTO liscio come l'Oglio
Ecco il percorso, disegnato in 8 tappe ad anello, da Torre d'Oglio ad Acquanegra sul Chiese
Un itinerario di circa 100 km percorribile a piedi o in bicicletta, risalendo dalla confluenza Oglio-Po a ritroso fino a Calvatone-Acquanegra presso l'Oasi WWF Le Bine attraverso le due sponde del fiume Oglio.
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Torre d’Oglio > Corte Sant’Alberto
Un viaggio alla scoperta del territorio del basso Oglio, che in questa prima tappa prende il via dal ponte di barche di Torre d’Oglio, simbolo suggestivo come pochi del profondo rapporto tra l’uomo e il fiume. Sterrate e strade secondarie guidano alle frazioni di Cesole (con la villa gonzaghesca Negri) e a Canicossa, per poi ricondurre all’argine sinistro dell’Oglio. Il paesaggio fluviale ci accompagna con i suoi scorci mutevoli fino a Corte Sant’Alberto, ammantata dai silenzi delle terre di golena.
Da Gazzuolo – passando per Nocegrossa – si seguono strade secondarie, per lo più sterrate, immerse nei silenzi dell’ariosa campagna, che inducono il viandante a farsi tutt’uno con l’andare, una volta di più senza fretta, all’insegna della lentezza. La meta è il paese di Commessaggio, con l’imponente edificio del Torrazzo e il rinnovato incanto del locale ponte di barche sul canale Navarolo.
Da Commessaggio si costeggia il corso del canale Navarolo, fittamente bordato di vegetazione palustre, passando di fronte alla cascina “La Silenziosa” dell’artista Italo Lanfredini. Si rimonta quindi sull’argine destro dell’Oglio, che conduce a Boccabassa e al maestoso impianto idrovoro di San Matteo delle Chiaviche. La meta finale è ormai vicina: una comoda ciclabile transita accanto alla caratteristica edicola votiva della Madonna dei Correggioli e prosegue fino al ponte di barche di Torre d’Oglio, dove il cammino aveva preso il via.